venerdì 10 aprile 2009

Semplice come un bicchier d'acqua?


Su Ventiquattro, il magazine de Il Sole 24 ore, questo mese leggiamo un articolo davvero notevole.

L'Adam, L'Associazione Degustatori Acque Minerali, esiste veramente ed è nata dall'idea di un sommelier (Mario Celotti), un maìtre d'hotel (Giuseppe Amati) e uno pneumologo specializzato in idrologia (Alessando ).

L'associazione offre naturalmente corsi per idrosommelier, ma, sul sito, ragala anche una amena Carta delle Acque in cui indica gli come accostare correttamente qualsiasi alimento con la giusta acqua.


L'idea, ovviamente, ci ha mandato letteralmente in sollucchero, tanto più che l'articolo, così come il sito, contengono una serie di suggerimenti davvero notevoli.

Accostamenti consigliati (citiamo testualmente dall'articolo):

- l'acqua è meglio naturale, minimamente mineralizzata, cioè con un bassissimo residuo fisso, su verdure, dolci al cucchiaio e primi come i garganelli al pomodoro.

- l'effervescente naturale va bene sulla mozzarella, sulla pasta all'uovo semplice e su quella ripiena con ricotta e verdura. (...) Il tipo più ricco di minerali è perfetto con il pesce al forno e il roast-beef.

- le acque frizzanti sono adatte ai salumi, al pollo, alla carne rossa. Lo stracotto e la firorentina vanno accostati a un'acqua carica di bollicine, che pulisce il palato.

- sulle ostriche è di rigore la Vichy Saint-Yorre per quel pizzico di bicarbonato in più.

- per lo sushi, lo chef Massimo Perrella indica la Tau, gallese, leggera e dall'accento dolce.

- per i piatti piccanti si raccomanda la Ogo, addizionata con ossigeno (35 per cento) per anestetizzare il palato. La chiamano "l'acqua che respira".

- per accompagnare formaggi stagionati ci vuole l'olandese M'Eau, ricca di calcio e magnesio.


Non lo sapevate?

Sapevatelo, su Confessions of a Food Stylist.


Credits: immagine da istockphoto.com

mercoledì 8 aprile 2009

Ferran Adrià è apparso a Milano


Non vorrei si pensasse che faccia della facile ironia.

No.

Perché Ferran Adrià è davvero apparso a Milano.

Nel senso che ha fatto un'apparizione tanto pubblicizzata quanto fugace.

Lunedì 23 marzo 2009, presso la Galleria Sozzani di Milano ha presentato il suo ultimo libro Un giorno a elBulli (Phaidon Press Limited).

Beh, presentato è una parola grossa.

Era a disposizione per autografare tutti i felici possessori di cotanto tomo.

O almeno questo è quello che mi è stato raccontato.

Accorsa anche io per ammirare The Chef e sentire che cosa avrebbe raccontato, nonstante la mia inusuale puntualità non ho potuto assistere all'epocale evento.

E non per le orde di studenti, pensionati, curiosi, svips etc. accorsi all'avvenimento.

No. Solo perché il privilegio di godere per qualche istante delle sue arti calligrafe e della visione della sua persona era esclusivo appannaggio dei possessori del suddetto tomo.

Ohibò.

Credits: immagine da faces-usa.com (da cui si può comprere anche la sua divertente collezione di accessori da cucina)